11) IMMIGRAZIONE    

Chiunque entri nel territorio nazionale senza averne il diritto verrà imprigionato in carceri comuni finchè non si provvederà al rimpatrio che dovrà avvenire nel modo più veloce possibile.  Chi farà entrare nel territorio nazionale, in modo illegale, persone non autorizzate verrà imprigionato e condannato ad un minimo di 10 anni di carcere ed in seguito, se illegale, verrà poi rimpatriato.  

11/a) Verranno aperti uffici per l'immigrazione in ogni regione ed in locali comuni agli uffici del lavoro per poter controllare le richieste di lavoratori stranieri, una volta esauriti i lavoratori italiani idonei. Questi uffici avranno delle strutture collegate, all'estero, in modo da collaborare con gli Stati vicini nella domanda-offerta di lavoro proveniente da tali Stati. Grazie allo scambio di questi dati i cittadini italiani ed i cittadini stranieri potranno trovare lavori adeguati alle loro capacità senza doversi muovere dalle zone di residenza o addirittura emigrare.  

11/b) Non verranno concessi "Ingressi a tempo". Chi entrerà legalmente potrà rimanere finchè potrà mantenersi in modo autonomo e senza creare problemi allo Stato ospitante. In caso contrario lo Stato avrà il diritto di togliere la Tessera Personale di riconoscimento rendendo di fatto illegale l'immigrato.  L'immigrato che si è ben comportato negli anni, minimo 10 anni, e dovesse passare delle difficoltà economiche potrà chiedere aiuto allo Stato che provvederà a prendersi cura di lui come se fosse un cittadino italiano.  

11/c) Divieto di voto. L'immigrato legale non ha il diritto di votare nelle competizioni Amministrative e Pubbliche. Solo chi rinuncerà definitivamente alla cittadinanza del proprio Stato per la cittadinanza italiana, e non prima di 10 anni di permanenza nel territorio nazionale, anche se sposato con cittadini italiani, potrà partecipare alle votazioni suddette.