4) GIUSTIZIA

In questo periodo la gestione delle pene e le ineguaglianze tra i cittadini per gli stessi reati obbliga lo Stato a rivedere le modalità processuali e le certezze delle pene.
Un modo per attuare questi intendimenti è rendere più certi e meno discrezionali i reati che si commettono con i relativi periodi di reclusione.
Essendoci la certezza di un iniziale aumento dei reclusi lo Stato si impegna all’abbattimento ed alla ricostruzione di carceri pensate anche per il benessere degli stessi reclusi, quindi meno sovrappopolazione, divisione tra carcerati secondo il sesso, il tipo di reato, la religione. Questo per evitare che un neo recluso vada in contatto con una popolazione carceraria più disinibita e quindi si perda una sua eventuale rieducazione, che un carcerato arrestato per droga si trovi a scambiare le sue esperienze con un carcerato per truffa o rapina.

4/A): CARCERI:

All’interno delle carceri il detenuto perde tutti i diritti civili ed ha solo doveri nei confronti dello Stato che da parte sua si impegna a mantenerlo in salute, sfamarlo ed educarlo.
4/a/1): le celle saranno esclusivamente per una persona, con letto, luce autonoma, lavabo e sanitario multi-uso, scrittoio pieghevole fissato al muro. In caso di danni recati volontariamente, al carcerato causa dei danni non verranno restituiti tali beni. Le misure delle celle saranno di metri 4 x 2,50 x h. 2,50
4/a/2): il detenuto uscirà dalla cella solo per mangiare, secondo turni prestabiliti, e per le attività didattiche. Saranno abolite le palestre e costruite aule per l’insegnamento di materie letterarie, per gli amanti del genere, e materie pratiche quali: corsi di agraria, idraulica, falegnameria, cucina e personale di sala, calzolai ed altri mestieri.
I partecipanti ai corsi professionali avranno dei diplomi che gli consentiranno di presentarsi ai colloqui di lavoro, una volta scarcerati, con dei punteggi di privilegio soprattutto nei concorsi pubblici. Lo Stato cercherà inoltre di impiegare i più volenterosi all’interno dei propri uffici in modo da permettere alle persone che, pur avendo sbagliato, hanno il desiderio di reintegrarsi realmente nel tessuto sociale.
4/a/3): grazie alle attività pratiche i direttori delle carceri cercheranno di autofornirsi ed autofinanziarsi con l’utilizzo e la vendita nei mercati rionali dei prodotti realizzati quali: verdure, carni, arredi, scarpe, vestiti, etc. Gli utili d’impresa verranno distribuiti tra i detenuti, in base alle ore di lavoro che hanno svolto per il raggiungimento di tali obiettivi e, per una percentuale, al direttore dell’istituto.

4/B): RISPETTO DEI RUOLI:

Il rispetto tra gli abitanti è l’obiettivo che ogni popolo deve porsi per evitare soprusi e ritorsioni. Il rispetto tra Stato e Cittadino, onesto e disonesto, è il punto di forza di uno Stato che vuole porsi al di sopra di ogni sospetto. Dovrà essere quindi lo Stato a dimostrare ai propri cittadini che nessuno può comportarsi al di fuori delle leggi emesse, che siano essi politici, militari, poliziotti,impiegati o delinquenti.
A tale proposito non verranno tollerate azioni, anche semplicemente dimostrative, contro le forze di polizia, come non verranno tollerate azioni di forza nei confronti di una persona, onesta o disonesta, da parte delle forze di polizia.
Un cittadino che colpisce o tenta di colpire un poliziotto sarà condannato al carcere come un poliziotto che, una volta fermato un ragazzo intento a colpirlo, infierisce su di lui da solo o in gruppo con calci o manganellate per il solo piacere di farlo, ed a prescindere dalle motivazioni che possono aver fatto insorgere tali rancori. Ne più ragazzi malmenati ad una manifestazione, ne più poliziotti aggrediti per una multa.
4/b/1): divieto di manifestare in modo aggressivo e quindi con abbigliamento od oggetti atti a non permettere l’individuazione di una persona o ad offendere: sciarpe, caschi, cappucci, aste metalliche, etc.
4/b/2): divieto di schierarsi in plotoni adibiti al controllo delle manifestazioni senza numeri di futura identificazione su giacche, caschi e scudi. Queste numerazioni verranno estratte a sorte ad ogni manifestazione per evitare ritorsioni future.

4/C) VELOCITA’ DI GIUDIZIO

E’ impensabile che per alcuni processi civili o penali passino un numero elevatissimo di anni prima di passare in giudicato e che poi dopo altrettanti anni le sentenze vengano capovolte al terzo grado di giudizio.
L’intento di uno Stato giusto deve essere quello di non fare aspettare troppo tempo una persona, che non può quindi valutare al meglio per il proprio futuro, prima di decidere se è colpevole o no, e che pena deve scontare.
Per permettere questo verranno aumentate le cariche di giudice di pace idonei a giudicare anche per alcuni processi penali, ed al contempo verranno promulgate leggi che diminuiscano le discrezionalità di pena e gli spazi difensivi e quindi non permettano ricorsi al secondo e terzo grado di giudizio, snellendo i procedimenti.
Ad esempio per un furto in appartamento con arresto in flagrante, la pena sarà: 2 anni se incensurato, 4 anni al secondo arresto, 8 anni se al terzo etc, senza sconti o garanzie. In questo modo la difesa non potrà fare ricorsi, non essendocene motivo ed il giudice deve solo comunicare la pena senza perdite di tempo. Per tutti i reati conosciuti verranno applicate le stesse procedure, senza sconti per buona condotta o libertà vigilata e senza domiciliari. In caso di problemi familiari, ad esempio la moglie lavora e non sa a chi lasciare i figli, che prima erano controllati dall’arrestato, lo Stato si occuperà del loro controllo per tutte le ore di assenza della madre in locali adibiti appositamente (nidi-asili-scuole)
Ogni Comune ed ogni Municipio, in caso di grandi città, avrà il suo “Ufficio del Giudice di Pace” che provvederà in tempi brevissimi a risolvere le cause. In caso di ritardi ingiustificati, i giudici di pace decadranno dalle loro funzioni e non potranno più lavorare all’interno dello Stato.

4/D)  CERTEZZA DELLA PENA

Avendo verificato che le condanne per vari reati, fino all’ergastolo, non sono mai state rispettate, lo Stato renderà la pene più giuste e più sicure. Meno anni di condanna ma certi. La buona condotta non servirà al carcerato per uscire prima o saltuariamente, ma gli consentirà di vivere nel modo migliore all’interno degli istituti di pena.

4/E) DIVISIONI DELLE CARICHE

Durante gli studi ed all’inizio della carriera, ogni individuo indicherà il ruolo che intenderà avere durante la sua vita lavorativa e quindi un avvocato che intenderà difendere gli imputati in cause giudiziarie non potrà mai diventare Pubblico Ministero o Giudice. Al contempo chi studierà per garantire allo Stato la giustizia come P.M. e Giudice,  non potrà mai prestare la propria opera a società private o a terzi in modo da evitare possibili collusioni tra apparato giudicante ed eventuale giudicato.

4/F) PEDOFILIA

Lo Stato verificherà con tutti i propri mezzi tecnologici l’uso improprio di immagini contenenti minori di 14 anni soprattutto se a sfondo sessuale. Chiunque abbia in possesso tali immagini  verrà condannato al carcere a vita e tutte le sue proprietà verranno espropriate e vendute dallo Stato per risarcire i bambini danneggiati. Non avrà più diritto ad appartenere alla vita civile ne ad essere recuperato in strutture ospedaliere.

4/G) USURA

Con il nuovo corso, gli usurai per mantenere ciò che hanno usurpato, dovranno auto-dichiararsi. Facendo ciò non perderanno i loro beni, anche se ottenuti ingiustamente, ma non dovranno più applicare questa “pratica”. In caso contrario perderanno tutti i beni propri o della famiglia, complici e parenti stretti compresi. Questi ultimi, per non vedersi togliere i propri averi, case, aziende, conti correnti etc., dovranno denunciare il parente usuraio entro il termine stabilito per legge. L’usuraio che non approfitterà chi questa agevolazione, se scoperto dallo Stato, verrà condannato al carcere a vita insieme ai propri complici.
I danneggiati dagli usurai auto-dichiarati verranno inseriti in elenchi di rimborso dove confluiranno i soldi requisiti dallo Stato agli usurai non dichiarati e scoperti. Chi non denuncerà i propri usurai non potrà inserirsi negli appositi elenchi di rimborso.